domenica 3 gennaio 2016

Pensieri e parole, gli "Alibi d'Aureo" che si lasciano penetrare nel profondo Io. Filippo Giuseppe Pitrella avvolge questi pensieri nel cuore di chi legge con passione e turbamento.

Un'uomo, un poeta che coinvolge nella propria vita il lettore immersi consapevolmente in un'uragano di passioni violenti e che stordiscono le menti di chi legge. La sua ultima Silloge di poesie dal titolo: " Alibi d'Aureo (Pensieri e parole)" son uno miscuglio di parole e pensieri e poesie che trascinano il lettore in un baratro di sentimenti fino a farli sentire parte della propria anima, accarezzando il proprio sentimento per inebriarsi nei proprio sogni agitati.

Questo è Filippo Giuseppe Pitrella un poeta che si lascia trasportare dai propri sentimenti personali e li trasmette ai suoi lettori con immenso piacere, con tutta la sua anima perché desidera che loro siano parte di se in questo uragano di sentimenti che lo coinvolge istintivamente. Una di queste è l'amore e la GRANDE amicizia che ha legato e lega ancora oggi al suo unico e vero amico Adamo Paradies. Amico di tante avventure della vita che lo hanno portato a dividere tutto ciò gli apparteneva in entrambe le parti.

Ecco di seguito la dedica che ha inciso nel suo ultimo libro di poesie "Alibi d'Aureo" (Pensieri e parole), uscito proprio in questi giorni.
"Al mio migliore amico
Adamo Paradiescon affetto e simpatia e amico
di tante avventure di cui ha fatto
la differenza oltremodo".
La descrizione del libro "Alibi d'Aureo" (Pensieri e parole), 




Titolo: Alibi d'Aureo (Pensieri e parole)
Autore: Filippo Giuseppe Pitrella      
Editore: Casa editrice Montedit         
Collana: Poesie, aforismi, citazioni.         
Data di pubblicazione:  Dicembre 2015
ISBN: 978-88-6587-6343                    
Pagine: 98                                            
Prezzo:  Euro 9,50                                 
Dimensioni: 14 X 20,5                         





              Alcune poesie tratte dalla Silloge "Alibi d'Aureo"(Pensieri e parole).

Adamo, amico mio.

Eccomi amico mio, sono ancora qui
e stavolta sto piangendo perché mi
sento perduto senza te e… la
mente vuota.

In questi giorni sto pensando
immensamente a te, amico mio,
perché tu stai lottando per la vita;
insorta tra la vita e la morte.

Dormi, dormi amico mio vestito
di Zorro e sempre più misterioso,
tutti a pensar male di te!
Avvolgi la tua magia nell’ombra
del  tuo passato che non si può
nominar… segreto!!

Tutti i tuoi amici stanno ad aspettar il
tuo risveglio… saluti… abbracci…
baci con ansia intrepida.

Il tuo amore… al buio piange pia,
disperata abbraccia il pensiero di te,
i momenti più dolci insieme…

Vorrei ricordarmi di te, tu uomo col
fuoco dell’amore nel cuore e amante
di tante donne affascinante, di quando
ci dividevamo una donna in due.

Dai! Amico mio torna in te, torna da
noi… il tuo fascino di Zorro piace
a tutti, il tuo mistero attira e ti rende
meraviglioso, vulnerabile!!?

Ti voglio bene amico mio, amico di tante
avventure d’amore e per l’amore abbiam
vissuti, meravigliosi momenti
indimenticabili: Solo con te!!

Torna, Adamo torna da me anche se sto
piangendo e i pensieri mi coinvolgono
mi confonde la mente.


Voglio abbracciarti… il tuo risveglio adesso!!


L’ALBA CHE VA VIA

Ecco adesso io sono in questa stanza buia,
senza te: mi dici che colpa ho io
se te ne vai con lui e mi dici addio?

Io qui seduto piango, mi dispero
perché ho perso la donna che amavo
più di ogni cosa.

Adesso mi dico che farò, dove andrò,
mentre l’uragano mi trascina con sé.

Ricordo ancora l’alba che se ne andava via,
con il sole che si alzava su di noi,
ora l’alba che va via
mi porta tanti ricordi di te
e del tuo fascino splendente.

Prima che tu andassi via
l’alba che se ne andava
era così bella
ma da quando te ne sei andata,
odio l’alba come odio lui
che ti ha portata via da me.

Mi dici che cosa faccio io senza te?

Ti prego, torna con me
non puoi cancellare così il nostro amore:
che ne sarebbe dell’alba
che va via senza te?

DOLORES

Dall’altra parte del mondo
vi è una tale felicità
che non si accorgono di me.
In ogni parte del mondo
ci sono migliaia di innamorati
che si abbracciano e fanno l’amore,
perché io devo essere così?

Dolores, i tuoi ricci biondi che hai
non mi lasciano mai dire…
Dolores, occhi verdi
come quelli di mia madre, e quando vedo lei,
rivedo te al suo posto e mi fanno pensare,
e mi fanno pensare,
penso sempre a quello
che non dovrei pensare su di te, Dolores.

Dalla tua parte vi è allegria, felicità,
invece, dalla mia, c’è soltanto la tristezza
e forse di più.

Dolores, i tuoi ricci biondi che hai
non mi lasciano mai dire…
Dolores, occhi verdi
come quelli di mia madre, e quando vedo lei,
rivedo te al suo posto e mi fanno pensare,
e mi fanno pensare,
penso sempre a quello
che non dovrei pensare su di te, Dolores

Prefazione

Nella silloge di poesie, dal titolo “Alibi d’Aureo”, la visione lirica di Filippo Giuseppe Pitrella riconduce 
ad un sofferto intenso travaglio per la perdita della donna amata ed alimenta l’universo emozionale che 
rende appieno il drammatico e lacerante rapporto sentimentale nelle sue molteplici sfaccettature.
La poesia di Filippo Giuseppe Pitrella è ammantata di una sorta di cantabilità dalla quale deriva la facile lettura e, a volte, pare di leggere i testi di canzoni odierne, con le reiterazioni ed il tono discorsivo: 
alcuni versi rimandano, indubbiamente, a frammenti di canzoni di baglioniana memoria e ad altre 
strofe di cantabili motivetti melodici.
Il processo lirico è dinamico ed emerge con tutta la sua forza in alcuni componimenti che comprendono profonde manifestazioni dell’animo, quasi ad incarnare un dialogo interiore che sfocia in un flusso 
continuo di sensazioni, pensieri e riflessioni.
Non v’è dubbio che la semplicità d’espressione e la genuinità dell’intenzione che la sostiene contraddistinguano la struttura lirica: il cuore è sincero e l’animo è limpido.
L’uragano sentimentale si scatena nel suo cuore, che si strazia per l’assenza della donna amata 
quando la simbolica “alba”, con la sua nuova luce, riporta alla mente i ricordi del “suo fascino 
splendente”, dei momenti vissuti insieme e del calore del suo corpo: durante questo recupero 
memoriale domina il senso d’impotenza davanti alla tremenda perdita dell’amore, che diventa 
“perdita” della propria anima e la tristezza invade l’animo mentre “lacrime d’amore” scendono
copiose ed inondano l’intera visione poetica.
Le evidenze dell’amore immenso sono percepibili in ogni parola perché Lei è il “suo” amore, 
Lei è la sua “stella”, il suo dolce “fiore d’amore”, Lei è “parte del suo corpo” in una
unione che si fa fusione totale nel sogno d’amore “che non può avere fine”: o, quanto meno, 
non dovrebbe avere fine.
La lontananza della donna amata, ormai “ombra” raminga nella sua mente, diventa lacerazione 
dell’animo capace di far crollare le certezze e inabissare nel baratro della disperazione:
la sofferenza rende vulnerabile alla minima emozione; diventa difficile resistere alla voglia di 
“abbracciarla e far l’amore”; capita di sentire continuamente il “cuore in gola”, manca il respiro 
ed il sorriso è ormai “spento”.
La crisi esistenziale sentimentale è devastante e le emozioni soffocano il cuore quando ripensa 
ai giorni vissuti insieme a lei ed, ora, è desolante lasciar scivolare via i ricordi pervasi dal “dolor 
d’amore” e dal senso d’abbandono nonostante la nascita d’un figlio.
Il senso d’amarezza accentua la condizione di solitudine, quel sentirsi “solo e stanco”, uomo che 
è fantasma di se  stesso, che “non desidera più volare ma morire”: ecco allora che emerge la 
consapevolezza di combattere la “vita infame”, di intraprendere un nuovo cammino “verso un 
futuro pieno di speranze e d’amore”, quasi a tornare ad assaporare le gioie della vita con il 
desiderio di liberarsi dall’“angoscia inutile”, generata dal semplice ricordo della donna amata che 
ormai è lontana e, finalmente, dimenticarla per ritrovare se stesso.
La vita è una fitta rete di grandi e piccole gioie, di tristezze e malinconie, un cammino impervio 
che però regala attimi di felicità e, dopo le tempeste sentimentali che fan bruciare d’amore l’anima 
e le angosce che soffocano il cuore, v’è sempre la visione della via salvifica che offre la fondamentale
considerazione: non si deve mai chiudere la porta alla vita.
Non a caso, la seconda parte del libro contiene alcuni aforismi e pensieri che diventano simboliche 
riflessioni, sovente, collegate all’esperienza esistenziale vissuta.
La rivelazione offerta dal Tempo è più importante delle semplici “cose” umane che, inevitabilmente, svaniscono e si sgretolano, difficilmente regalano risposte oracolari e trascendono la limitante 
condizione dell’Uomo: purtroppo non si può tornare indietro e l’unica cosa da fare è tendere al
traguardo d’una nuova vita che sia luminosa.
                                                                                      Massimiliano Del Duca
Book Trailer: 
  
  
Il libro " Alibi d'Aureo " è richiedibile in tutte le librerie tradizionali e sui principali Store online nonché direttamente sul Sito Acquista - Disponibile anche la versione Ebook.

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