Questo è Filippo Giuseppe Pitrella un poeta che si lascia trasportare dai propri sentimenti personali e li trasmette ai suoi lettori con immenso piacere, con tutta la sua anima perché desidera che loro siano parte di se in questo uragano di sentimenti che lo coinvolge istintivamente. Una di queste è l'amore e la GRANDE amicizia che ha legato e lega ancora oggi al suo unico e vero amico Adamo Paradies. Amico di tante avventure della vita che lo hanno portato a dividere tutto ciò gli apparteneva in entrambe le parti.
Ecco di seguito la dedica che ha inciso nel suo ultimo libro di poesie "Alibi d'Aureo" (Pensieri e parole), uscito proprio in questi giorni.
"Al mio migliore amicoLa descrizione del libro "Alibi d'Aureo" (Pensieri e parole),
Adamo Paradiescon affetto e simpatia e amico
di tante avventure di cui ha fatto
la differenza oltremodo".
Titolo: Alibi d'Aureo (Pensieri e parole)
Autore: Filippo Giuseppe Pitrella
Editore: Casa editrice Montedit
Collana: Poesie, aforismi, citazioni.
Data di pubblicazione: Dicembre 2015
ISBN: 978-88-6587-6343
Pagine: 98
Prezzo: Euro 9,50
Dimensioni: 14 X 20,5
Alcune poesie tratte dalla Silloge "Alibi d'Aureo"(Pensieri e parole).
Adamo, amico mio.
Eccomi amico mio,
sono ancora qui
e stavolta sto
piangendo perché mi
sento perduto senza
te e… la
mente vuota.
In questi giorni sto
pensando
immensamente a te,
amico mio,
perché tu stai
lottando per la vita;
insorta tra la vita e
la morte.
Dormi, dormi amico
mio vestito
di Zorro e sempre più
misterioso,
tutti a pensar male
di te!
Avvolgi la tua magia
nell’ombra
del tuo passato che non si può
nominar… segreto!!
Tutti i tuoi amici
stanno ad aspettar il
tuo risveglio…
saluti… abbracci…
baci con ansia
intrepida.
Il tuo amore… al buio
piange pia,
disperata abbraccia
il pensiero di te,
i momenti più dolci
insieme…
Vorrei ricordarmi di
te, tu uomo col
fuoco dell’amore nel
cuore e amante
di tante donne
affascinante, di quando
ci dividevamo una
donna in due.
Dai! Amico mio torna
in te, torna da
noi… il tuo fascino
di Zorro piace
a tutti, il tuo
mistero attira e ti rende
meraviglioso,
vulnerabile!!?
Ti voglio bene amico
mio, amico di tante
avventure d’amore e
per l’amore abbiam
vissuti, meravigliosi
momenti
indimenticabili: Solo
con te!!
Torna, Adamo torna da
me anche se sto
piangendo e i
pensieri mi coinvolgono
mi confonde la mente.
Voglio abbracciarti…
il tuo risveglio adesso!!
L’ALBA CHE VA VIA
Ecco adesso io sono in questa stanza buia,
senza te: mi dici che colpa ho io
se te ne vai con lui e mi dici addio?
Io qui seduto piango, mi dispero
perché ho perso la donna che amavo
più di ogni cosa.
Adesso mi dico che farò, dove andrò,
mentre l’uragano mi trascina con sé.
Ricordo ancora l’alba che se ne andava via,
con il sole che si alzava su di noi,
ora l’alba che va via
mi porta tanti ricordi di te
e del tuo fascino splendente.
Prima che tu andassi via
l’alba che se ne andava
era così bella
ma da quando te ne sei andata,
odio l’alba come odio lui
che ti ha portata via da me.
Mi dici che cosa faccio io senza te?
Ti prego, torna con me
non puoi cancellare così il nostro amore:
che ne sarebbe dell’alba
che va via senza te?
DOLORES
Dall’altra parte del mondo
vi è una tale felicità
che non si accorgono di me.
In ogni parte del mondo
ci sono migliaia di innamorati
che si abbracciano e fanno l’amore,
perché io devo essere così?
Dolores, i tuoi ricci biondi che hai
non mi lasciano mai dire…
Dolores, occhi verdi
come quelli di mia madre, e quando vedo lei,
rivedo te al suo posto e mi fanno pensare,
e mi fanno pensare,
penso sempre a quello
che non dovrei pensare su di te, Dolores.
Dalla tua parte vi è allegria, felicità,
invece, dalla mia, c’è soltanto la tristezza
e forse di più.
Dolores, i tuoi ricci biondi che hai
non mi lasciano mai dire…
Dolores, occhi verdi
come quelli di mia madre, e quando vedo lei,
rivedo te al suo posto e mi fanno pensare,
e mi fanno pensare,
penso sempre a quello
che non dovrei pensare su di te, Dolores
Prefazione
Nella silloge di poesie, dal titolo “Alibi d’Aureo”, la
visione lirica di Filippo Giuseppe Pitrella riconduce
ad un sofferto intenso travaglio per la perdita della donna amata ed alimenta l’universo emozionale che
rende appieno il
drammatico e lacerante rapporto sentimentale nelle sue molteplici sfaccettature.
La poesia di Filippo Giuseppe Pitrella è ammantata di una sorta di cantabilità dalla quale deriva la facile
lettura e, a volte, pare di leggere i testi di canzoni odierne, con
le reiterazioni ed il tono discorsivo:
alcuni versi rimandano, indubbiamente, a frammenti di canzoni di baglioniana memoria e ad altre
strofe di cantabili motivetti melodici.
Il processo lirico è dinamico ed emerge con tutta la sua forza in alcuni componimenti che comprendono profonde manifestazioni dell’animo, quasi ad incarnare un dialogo interiore che sfocia in un flusso
continuo di sensazioni, pensieri e riflessioni.
Non v’è dubbio che la semplicità d’espressione e la
genuinità dell’intenzione che la sostiene contraddistinguano la struttura lirica: il cuore è sincero e l’animo è limpido.
L’uragano sentimentale si scatena nel suo cuore, che si strazia per l’assenza della donna amata
quando la simbolica “alba”, con la sua nuova luce, riporta alla mente i ricordi del “suo fascino
splendente”, dei momenti vissuti insieme e del calore del suo corpo: durante questo recupero
memoriale domina il senso d’impotenza davanti alla tremenda perdita dell’amore, che diventa
“perdita” della propria anima e la tristezza invade l’animo mentre “lacrime d’amore”
scendono
copiose ed inondano l’intera visione poetica.
Le evidenze dell’amore immenso sono percepibili in ogni parola perché Lei è il “suo” amore,
Lei è la sua “stella”,
il suo dolce “fiore d’amore”, Lei è “parte del suo corpo” in una
unione che si fa fusione totale nel sogno d’amore “che non può avere fine”: o, quanto meno,
non dovrebbe avere fine.
La lontananza della donna amata, ormai “ombra” raminga nella sua mente, diventa lacerazione
dell’animo capace di far crollare le certezze e inabissare nel baratro della
disperazione:
la sofferenza rende vulnerabile alla minima emozione; diventa difficile resistere alla voglia di
“abbracciarla e far l’amore”; capita di sentire continuamente il “cuore in gola”, manca il respiro
ed il sorriso è ormai “spento”.
La crisi esistenziale sentimentale è devastante e le
emozioni soffocano il cuore quando ripensa
ai giorni vissuti insieme a lei ed, ora, è desolante lasciar scivolare via i ricordi pervasi dal “dolor
d’amore” e dal senso d’abbandono nonostante la nascita d’un figlio.
Il senso d’amarezza accentua la condizione di solitudine, quel sentirsi “solo e stanco”, uomo che
è fantasma di se stesso, che “non desidera più volare ma morire”: ecco allora che emerge la
consapevolezza di combattere la “vita infame”, di intraprendere un nuovo cammino “verso un
futuro pieno di speranze e d’amore”, quasi a tornare ad assaporare le gioie della vita con il
desiderio di liberarsi
dall’“angoscia inutile”, generata dal semplice ricordo della donna amata che
ormai è lontana e, finalmente, dimenticarla per ritrovare se stesso.
La vita è una fitta rete di grandi e piccole gioie, di
tristezze e malinconie, un cammino impervio
che però regala attimi di felicità e, dopo le tempeste sentimentali che fan bruciare d’amore l’anima
e le angosce che soffocano il
cuore, v’è sempre la visione della via salvifica che offre la
fondamentale
considerazione: non si deve mai chiudere la porta alla vita.
Non a caso, la seconda parte del libro contiene alcuni
aforismi e pensieri che diventano simboliche
riflessioni, sovente, collegate all’esperienza esistenziale vissuta.
La rivelazione offerta dal Tempo è più importante delle semplici “cose” umane che, inevitabilmente, svaniscono e si sgretolano, difficilmente regalano risposte oracolari e
trascendono la limitante
condizione dell’Uomo: purtroppo non si può tornare indietro e l’unica cosa da fare è tendere al
traguardo d’una nuova vita che sia luminosa.
Massimiliano Del Duca
Book Trailer:
Il libro " Alibi d'Aureo " è richiedibile in tutte le librerie tradizionali e sui principali Store online nonché direttamente sul Sito Acquista - Disponibile anche la versione Ebook.
Link di contatto:
Sito: Filippo Giuseppe Pitrella E-mail: fgpitrella@virgilio.it
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sicuramente è un libro bellissimo, ho già letto altri libri di Filippo Giuseppe Pitrella, ma questo è nuovo " Alibi d'Aureo " lo leggerò con tanto amore. E' un poeta & scrittore contemporaneo. Questo blog mi piace molto, grazie di averlo realizzato. Con la realizzazione di Monica Sebastiani.
RispondiEliminaLeggere le tue poesie mi danno sensazioni non poco eccitante mi fanno pensare e sognare momenti che a volte piace sognare e vivere una realtà piacevole. Grazie al poeta Filippo Giuseppe Pitrella per questo "tramezzo" lirico del cuore.
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